
Nel cerchio ci incontriamo, faccia a faccia, e condividiamo senza voltarci le spalle.
Alimentare questa buona pratica è un atto di Cura.
Da quando l’Uomo ha iniziato a condividere, lo ha fatto in Cerchio: ci sono moltissimi motivi, ma quello principale è sicuramente il fatto che da qualsiasi punto della circonferenza una persona si venga a trovare, può vedere tutti gli altri in volto, e nessuno dà le spalle agli altri...
Per quanto la nostra società ci abbia abituato sempre di più a situazioni “frontali” (convegni, lezioni, conferenze… persino tv e cinema!) la forma circolare è rimasta nel nostro immaginario e nella nostra memoria corporea, tanto che i bambini la rinnovano spontaneamente quando si ritrovano in gruppo. Non temete, succede anche agli adulti, se sono messi nelle condizioni giuste!
Nei nostri cerchi sperimentiamo in gruppo la relazione con l’altro e con noi stessi in uno spazio protetto, fatto di gioco e semplicità, di profondità e sostegno, poiché insieme possiamo raggiungere luoghi o parti di noi che da soli non affronteremmo, o quanto meno non con la stessa leggerezza.
Vi ricordate il meraviglioso film di animazione in cui una pesciolina blu aiuta un pesciolino arancione a suon di “Nuota e nuota! Zitto e nuota!”?
Insieme, percorrendo le profondità, si arriva all’obiettivo, senza mai preoccuparsi di raggiungerlo, ma vivendo il momento e facendo esperienza insieme.
In alcuni ambienti esoterici, esiste una formula molto evocativa che chiude i momenti rituali: “Possa il cerchio essere aperto, ma mai spezzato”.
Alla fine dell’esperienza insieme arriva sempre il momento cruciale in cui ci si rende conto che presto ognuno lascerà la mano dell’altro, e si tornerà a camminare apparentemente soli: resterà la consapevolezza del legame intessuto tra i componenti del gruppo, e di essere parte di un tutto che è sempre più della somma delle singole parti.
Così, continueremo la via, con tutta la ricchezza del percorso intrapreso, e con nel cuore tutti coloro che hanno condiviso i nostri passi.
In questa via: Incontri esperienziali di gruppo, corsi, workshop, seminari, cicli tematici, conferenze per ripercorrere in comunità le Vie.
ARTICOLI CORRELATI
Vivere o interpretare?
di Luca Cascone “Le fiabe cercano di portare alla luce alcuni snodi essenziali del vissuto soggettivo. Esse fanno di tutto per lasciar parlare l’esperienza stessa del soggetto, con tutti i…
Continua a leggereAbitare i Confini
di Luca Cascone In questa settimana, particolarmente intensa per me e per molti altri, ho considerato a lungo il concetto di confine: in molte consulenze e in diversi eventi della…
Continua a leggereLa Medicina Tradizionale tra olismo e olografia
di Luca Cascone In molti contesti professionali che riguardano la salute e il benessere, dai più formali ai meno definibili, si è ormai diffuso in modo capillare il termine olistico,…
Continua a leggere