Ci troviamo nel cuore dell’Inverno, al culmine della fase buia dell’anno. Il Sole ha completato la sua discesa ed è al minimo della sua maestosità. Nel lungo periodo buio che ci lasciamo alle spalle, abbiamo affrontato molte sfide e molte distanze.
Oggi torniamo alla Luce.
Non la Luce trionfale del Solstizio d’Estate, bruciante di energia e sprizzante di gioia, ma la luce morbida e intensa della Nascita che sorge nell’intimo di ciascuno di noi.
Per tre giorni il Sole resterà al suo culmine inferiore, restando immobile a ricordarci che per tornare a splendere dobbiamo saperci riposare, e per apprezzare la gioia del contatto e della condivisione dobbiamo saper restare soli e lontani.
Poi ricomincerà a crescere, proprio in quel giorno in cui la quasi totalità delle culture che hanno generato la nostra celebrava la Rinascita Divina, che noi chiamiamo Natale.
Quest’anno avviene in condizioni particolari, molto celebrate da alcuni, guardate con sospetto da altri: oltre alle condizioni particolari che stiamo vivendo, desta grande attenzione la congiunzione astrologica tra Giove e Saturno nella costellazione dell’Acquario, che raggiungono insieme una luminosità senza pari: alcuni dicono che proprio questo fenomeno fosse quella Cometa che guidò i Magi al Bambino di Betlemme.
Che cominci oppure no la celebrata Era dell’Acquario, il Potere (Giove/Zeus) e il Tempo (Saturno/Crono) ci ricordano i loro lati più oscuri e quelli più luminosi, e ci spingono a decidere da che parte stare in questi tempi difficili.
La scelta è sempre nostra, e il Mito che sempre si rinnova nella Natura ci mostra entrambe le strade in modo equo.
Saremo impotenti e costretti dalla paura dell’ignoto, o celebreremo i limiti e ci affideremo con coraggio al nuovo che verrà?
Buon Solstizio, in cammino verso la Luce.
